Ai Consiglieri regionali eletti alle elezioni regionali Emilia-Romagna, nelle Circoscrizioni della
Romagna:
Valentina Ancarani, Niccolò Bosi, Fabrizio Castellari, Francesca Lucchi, Alice Parma, Emma
Petitti, Eleonora Proni, Daniele Valbonesi.
c/o Gruppo politico “Partito Democratico” in Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna
Alberto Ferrero, Nicola Marcello, Luca Pestelli.
c/o Gruppo politico “Fratelli d’Italia” in Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna
Cari Consiglieri,
per voi gli auguri di buon anno e soprattutto di buon mandato, a nome mio e di Rumâgna Unida.
Siete i pochi consiglieri risultati eletti in Romagna, in questa recente tornata elettorale che si farà ricordare
per la grande assenza dall’esercizio del voto di cittadine e cittadini: ben oltre la metà degli elettori ha scelto
l’astensione.
Probabilmente sapete che Rumâgna Unida ha indicato l’astensione dal voto come azione politica
democratica di forte critica all’assenza di un qualunque progetto per la Romagna nei programmi di tutti i
candidati. Tutti.
L’assenza di un disegno romagnolista per noi è una grave lacuna della politica regionale, è il brutto risultato
della convergenza fra supponenza e disattenzione, indici entrambi di una distorsione non democratica degli
obiettivi di potere.
Rumâgna Unida giudica questa situazione un grave errore politico.
Non ci bastano le banali esternazioni post-elettorali, un po’ fataliste e molto di circostanza, che spostano
sempre “altrove” il problema dell’abisso che si è creato fra la politica dei partiti e la maggioranza degli
elettori.
Ci aspettiamo e sollecitiamo una serie di azioni immediate che riconducano ad un dialogo concreto fra eletti
ed elettori e condanniamo il generale tentativo di nascondere sotto il tappeto la “polvere” antidemocratica
che si alza per la distanza ormai inaccettabile fra chi amministra e chi viene amministrato.
Rumâgna Unida è il primo partito politico nato specificatamente per realizzare l’obiettivo di una Regione
Romagna ai sensi dell’Art. 114 del Titolo V della Costituzione.
La Romagna, 21^ Regione d’Italia.
E’ un obiettivo troppo ambizioso? no, tutt’altro.
Siamo certi che molto presto si stimolerà una presa di coscienza politica del territorio romagnolo che metterà
in gara tra loro tutte le forze politiche che vorranno intestarsi il merito di aver contribuito alla costituzione
della Regione Romagna.
Questo accadrà perchè la società civile romagnola nelle sue articolazioni culturali, economiche, istituzionali
e sociali nel senso più ampio del termine, presto riconoscerà il maggiore valore della identità storica quando
coincide con l’impegno decisionale responsabile e diretto.
La consapevolezza di dover finalmente agire per il pieno riconoscimento del diritto romagnolo a
determinarsi autonomamente nella Istituzione della Regione Romagna verrà ricordata come uno dei più
grandi risultati della democrazia italiana di questi decenni.
Rumâgna Unida sarà sia stimolo che protagonista di tale cambiamento.
Concludiamo con l’auspicio che riusciate concretamente e da subito, ad avviare canali di dialogo diretto con
il vostro territorio e li facciate diventare strumenti concreti che mantengano sempre aperto il vostro confronto
con gli elettori, tutti, non solo con chi ha favorito la vostra elezione personale.
Desideriamo che si parli di Romagna finalmente in modo serio, di prospettiva di sviluppo, di diritti sociali,
di cura dell’ambiente e degli altri temi sbandierati in campagna elettorale, ma con la visione lungimirante
della cornice istituzionale di una nuova regione d’Italia e d’Europa: la Regione Romagna.
Buon lavoro.
L’Azdor
Stefano PESARESI