Sabato 26 ottobre si terrà a Imola il primo congresso del partito.
Obiettivi principali: eleggere i nuovi organi dirigenti e mettere a punto una posizione condivisa sulle imminenti elezioni regionali
A metà novembre i cittadini di Romagna ed Emilia saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente e la nuova assemblea legislativa. Il tutto in un clima decisamente delicato per la Romagna, colpita quattro volte in 16 mesi da una drammatica serie di eventi alluvionali.
Rumâgna Unida / Romagna Unita, neonato partito politico in cantiere da alcuni anni (ben prima degli eventi alluvionali sopra citati) si presenterà ai cittadini romagnoli in quel di Imola, nella giornata di sabato 26 ottobre. Un appuntamento che segue di pochi giorni il congresso regionale del MAR (Movimento per l’Autonomia della Romagna), che del neonato partito rappresenta la base ideologica e ha in comune con esso diversi protagonisti.
Il programma prevede che dalle 10.30 alle 12.30 i vertici di Rumagna Unida incontrino i cittadini imolesi al caffè Bologna in via Emilia, primo di una pianificata serie di incontri con la cittadinanza in tutto il territorio romagnolo nei prossimi mesi.
Nel pomeriggio, alle 15, negli storici locali de “E’ Parlamintè”, si terrà quindi il primo Congresso di Rumâgna Unida riservato agli iscritti.
L’appuntamento imolese, a cui hanno già confermato la partecipazione diversi membri provenienti da diversi angoli della Romagna, si prefigge di eleggere i nuovi organi dirigenti e di mettere a punto una posizione condivisa e specifica sulle imminenti elezioni regionali, che verrà resa pubblica nei giorni successivi al congresso.
Rumâgna Unida intende svolgere regolare attività politica nel territorio romagnolo, per la Romagna e per i suoi cittadini, nel pieno rispetto di tutte le forze che ne compongono la dialettica e nel solco di una concreta attuazione della Costituzione della Repubblica Italiana Sottolineando come l’articolo 5 reciti: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”.
“Fra i principi cardine di Rumâgna Unida – sottolinea il presidente pro tempore Samuele Albonetti – troviamo la autodeterminazione dei popoli, la sussidiarietà e il decentramento amministrativo, la valorizzazione di municipalità e autonomie comunali/locali, la lotta a forme di sfruttamento del territorio e del lavoro, la promozione di attività economiche sostenibili e lungimiranti, la tutela e il recupero dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico e culturale della Romagna, con particolare attenzione alla lingua romagnola e alle sue varianti, nella propria autenticità.
“La Romagna è una antica regione d’Italia e d’Europa – gli fa eco Giovanni Poggiali, presidente del MAR e membro fondatore del nuovo partito – che attualmente non vede riconosciuta alcuna autonomia amministrativa e istituzionale: e che pertanto soffre di una stabile sproporzione: causata dalla sistematica carenza di rappresentatività democratica all’interno degli organi decisionali delle istituzioni regionali che momentaneamente la comprendono”.